Oltre alle grandi serie più seguite come La Casa di Carta o The Squid Game, su Netflix sono presenti anche altre serie interessanti. È il caso di Maid, miniserie di otto episodi con protagonista Margaret. È una storia vera ispirata all’autobiografia bestseller di Stephanie Land in cui viene ritratta la vita di una madre single che deve superare ogni tipo di ostacolo.
Protagonista di questa storia è Alex, una donna lotta per sbarcare il lunario e per sostenere la figlia Maddy, che cresce da sola. Cercando di scappare da una relazione violenta, la giovane donna sarà costretta a pulire le case per dare un po’ di stabilità alla sua bambina, anche se prende le distanze completamente da ciò che aveva sempre sognato di essere.
Nel trailer che ha rilasciato Netflix, vediamo come Alex decide di lasciare la casa dove vive con il suo aggressore per cercare di allontanare il più possibile la figlia da quell’ambiente violento e soffocante.
Senza un posto dove stare, senza soldi e senza sostegno familiare, la giovane donna troverà una via d’uscita nei centri per le donne maltrattate. Lì inizierà un nuovo percorso, anche se non si avvicina a ciò che aveva sognato di realizzare nella sua vita: la protagonista si è iscritta all’università con l’obiettivo di fare la scrittrice fino a rimanere incinta.
Da quel momento in poi tutta la sua vita è cambiata e ora si ritrova sola ad affrontare molti problemi. Nonostante tutto, Alex lotterà per sopravvivere e cercherà di andare avanti e riscrivere la sua storia in un ambiente nuovo, molto più sano.
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Il cast di ‘Maid’
Qualley è il volto visibile di questa produzione, in cui vedremo anche Billy Burke (911: Lone Star), Nick Robinson (With love, Victor) o Tracy Vilar ( House ), tra gli altri. Tuttavia, nel team creativo troviamo nomi riconosciuti, dal momento che Maid è stato creato da Molly Smith Metzler, sceneggiatrice di Shameless e Orange is the new black, mentre Margot Robbie sarà la produttrice.
Questa serie è ispirata al romanzo che Land ha pubblicato nel 2019 intitolato Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother’s Will to Survive. Il suo arrivo sul mercato è stato accompagnato da grandi critiche in cui è stato elogiato il modo in cui ha trattato il tema del lavoro sottopagato, cosa molto comune negli Stati Uniti, è stata data molta enfasi anche all’aspetto crudo e motivante che è stato offerto alla resilienza di una madre che desidera disperatamente dare a sua figlia una vita migliore.