Coronavirus, Google, Amazon e Facebook chiudono i loro uffici

L’impatto del coronavirus sull’industria tecnologica è stato riscontrato in aziende come Google, Amazon e ora Facebook.

coworking virus

Nello stato di Washington si registrano per il momento oltre 10 morti dal coronavirus.

Il coronavirus ha avuto conseguenze di ogni tipo, costringendo i grandi del web a reagire a una situazione che si è diffusa a livello mondiale, in particolare con ripercussioni per i professionisti del business. Nei giorni scorsi si è visto con Amazon , Google e ora Facebook, aziende tecnologiche che sono state colpite dall’avanzata del coronavirus nel mondo.

Facebook è vittima del coronavirus

Partiamo dai fatti per capire, perché l’annuncio di Facebook è pertinente quando annuncia che chiuderà i suoi uffici a Seattle, dopo che uno dei suoi dipendenti è risultato positivo al coronavirus.

Gli uffici di Facebook situati nello Stadium Est rimarranno chiusi fino al 31 marzo, dopo che un collaboratore della società è risultato positivo per il coronavirus.

Il fatto è diventato un caso importante di come le aziende tecnologiche gestiscono i loro dipendenti e di quanto sia importante disporre di risorse attraverso le quali possono mantenere la loro operatività in momenti così delicati.

Così Facebook ha dichiarato tramite un portavoce che dopo che un dipendente degli uffici dello Stadium Est è risultato positivo al COVID-19, i lavoratori sono stati informati e hanno iniziato immediatamente una collaborazione con le autorità sanitarie statunitensi, per dare priorità alla propria salute, che lavoreranno da casa fino al 31 marzo.

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A un collaboratore con sede nel nostro ufficio dello Stadium East è stato diagnosticato il COVID-19. Abbiamo informato i nostri dipendenti e stiamo seguendo il consiglio dei funzionari della sanità pubblica di dare priorità alla salute e alla sicurezza di tutti“, ha dichiarato la società tramite i media come la CNBC.

La decisione presa da Facebook, di far lavorare 5.000 dipendenti di quell’aria da casa per contenere possibili infezioni da coronavirus, si aggiunge alla lista con aziende come Amazon e Google.

L’impatto del coronavirus

Le nazioni di tutto il mondo sono alle prese con l’epidemia da coronavirus, che è scoppiata in Cina ma si è fatta strada in Europa e in Medio Oriente. La California, lo stato più popoloso degli Stati Uniti, ha dichiarato lo stato di emergenza, mentre la Camera dei rappresentanti ha dato il via libera a un pacchetto di spesa da 7,8 miliardi di dollari per finanziare misure per combattere l’epidemia.

Finora abbiamo sottolineato quanto sia importante la gestione dei talent management e abbiamo pensato a modelli di lavoro che possano adattarsi al contesto sociale ed economico. In questo momento della storia il coronavirus sta facendo oggi del lavoro da casa un’attività molto rilevante.

Questo ci ricorda che ci sono modelli di lavoro molto interessanti, come i nomadi digitali, che hanno trovato in questa attività un’opportunità per gestire il proprio talento e renderlo prezioso per un’azienda, in qualsiasi parte del modo si trovino e, soprattutto, senza dover andare in un ufficio.

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