IA e shopping: un italiano su tre la usa per acquistare

Il 32% degli italiani utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza d’acquisto, tra suggerimenti personalizzati e ispirazioni su misura.

Secondo il Retail Report 2025 di Adyen, il 32% degli italiani si affida già all’intelligenza artificiale per migliorare il proprio processo d’acquisto, con un focus particolare su ispirazioni creative e la scoperta di nuovi prodotti e brand. L’adozione coinvolge trasversalmente tutte le fasce d’età, con Millennial e Gen Z in prima linea, ma anche la Gen X mostra un’ampia propensione all’uso dell’IA. Sul fronte dei retailer, nonostante un atteggiamento ancora prudente, cresce l’interesse verso investimenti mirati a marketing e innovazione, segno di una rivoluzione che sta ridefinendo il rapporto tra consumatore e negozio.

Il fenomeno dell’IA negli acquisti italiani

Un terzo degli italiani si affida ormai all’intelligenza artificiale per orientare e migliorare le proprie scelte di acquisto, sfruttando soprattutto suggerimenti personalizzati e l’opportunità di scoprire nuovi prodotti e brand. La crescita è rapida e trasversale a tutte le fasce d’età, con un +47% di utenti rispetto all’anno precedente. Questa trasformazione riflette una più ampia rivoluzione digitale nelle abitudini di consumo, con un ruolo sempre più centrale dell’IA nel definire il futuro del retail e delle esperienze d’acquisto.

Statistiche sull’adozione dell’IA

Secondo il Retail Report 2025 di Adyen, il 32% degli italiani utilizza l’IA durante gli acquisti, percentuale in crescita rispetto allo scorso anno. Su 41.000 consumatori intervistati in 28 Paesi, la maggioranza impiega questi strumenti principalmente per ricevere ispirazioni e trovare nuovi prodotti. L’adozione raggiunge punte significative tra i Millennial e la Gen Z, mentre i Baby Boomer, seppur meno numerosi, mostrano l’incremento più marcato nell’uso dell’intelligenza artificiale.

Profilo demografico degli utenti di IA

Tra gli utenti italiani di IA, spiccano i appartenenti alla Gen X (44-59 anni), di cui il 53% ne fa uso regolarmente, seguiti dai Millennial con il 44%. I Baby Boomer rappresentano solo il 16% degli utilizzatori abituali, ma sono proprio loro a mostrare il ritmo di crescita più elevato. Questo profilo diversificato conferma l’attrattività trasversale dell’IA, che si impone come strumento prezioso sia per chi ha familiarità digitale consolidata sia per chi sta scoprendo ora le potenzialità di questi strumenti.

Ulteriori dettagli confermano come gli utenti più giovani, spesso più abituati all’interazione con tecnologie digitali, siano maggiormente propensi a integrare l’IA nelle proprie decisioni di acquisto, utilizzandola come un vero e proprio consulente personale. Invece, tra le fasce d’età più adulte, si rileva un uso più mirato e in crescita rapida, dettato dalla ricerca di maggiore comodità e ottimizzazione del tempo. Il livello di alfabetizzazione digitale e la percezione di affidabilità giocano un ruolo chiave nel determinare il grado di adozione in ogni gruppo demografico.

Come l’IA trasforma l’esperienza di acquisto

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’esperienza di acquisto, passando da semplice supporto a vero e proprio protagonista. L’IA accompagna ogni fase, dalla scoperta di prodotti fino alla decisione finale, rendendo più rapidi e personalizzati i processi. Grazie a sistemi capaci di interpretare gusti e preferenze, un italiano su tre gode oggi di raccomandazioni mirate e di un percorso di acquisto semplificato. L’impatto cresce soprattutto tra Millennial e Gen Z, ma si allarga anche a fasce d’età più mature che stanno scoprendo nuovi modi di interagire con il retail digitale.

Funzionalità principali utilizzate dai consumatori

Le funzioni più apprezzate riguardano la ricerca di ispirazioni, con oltre il 50% degli utenti IA in Italia che utilizza consigli personalizzati per orientarsi tra varie categorie merceologiche. Altri usi comuni includono la scoperta di nuovi brand e prodotti, elementi chiave per ampliare l’offerta percepita dal cliente. Questi strumenti, spesso integrati con chatbot e assistenti virtuali, permettono di risparmiare tempo, ridurre l’incertezza e migliorare la soddisfazione, trasformando così l’acquisto in un’esperienza più coinvolgente ed efficace.

Settori merceologici più influenzati

Abbigliamento, elettronica e prodotti alimentari sono i comparti in cui l’IA ha colpito con maggiore forza, favorendo una scelta più consapevole e personalizzata. In particolare, il settore moda si avvantaggia di algoritmi che propongono outfit e stili sulla base delle preferenze passate, mentre nell’elettronica i consumatori vengono guidati verso dispositivi più adatti al loro profilo d’uso. Anche i prodotti alimentari vedono un’interazione in crescita, con suggerimenti che tengono conto di abitudini alimentari e preferenze nutrizionali.

Nel dettaglio, l’abbigliamento si conferma il primo settore attraente per gli strumenti di IA, registrando un incremento nelle vendite dirette tramite consigli personalizzati fino al 40%. Allo stesso tempo, l’elettronica beneficia di un’analisi dettagliata delle esigenze tecniche dell’utente, che incrementa l’efficacia delle proposte migliorandone la conversione. Nel food retail, l’IA viene impiegata sia nella selezione di prodotti più in linea con le esigenze individuali sia nella pianificazione della spesa, offrendo ricette o suggerimenti per menù personalizzati. Questa multiforme applicazione conferma come l’adozione dell’IA non si limiti a una singola nicchia, ma stia trasformando profondamente molteplici settori, promuovendo una spesa più intelligente e mirata.

Resistenza e opportunità per i retailer

Nonostante l’IA sia ormai un elemento imprescindibile nelle esperienze d’acquisto dei consumatori, i retailer italiani mostrano ancora una certa cautela nell’abbracciare pienamente questa tecnologia. Molti sono consapevoli del potenziale, ma meno di un quarto ha pianificato investimenti concreti per integrare l’IA nelle proprie strategie. Questa resistenza rappresenta un rischio reale: i commercianti che non si adeguano rischiano di perdere terreno in un mercato sempre più competitivo e orientato alla personalizzazione. Allo stesso tempo, l’IA offre opportunità uniche per migliorare il marketing, aumentare la fidelizzazione e scoprire nuovi segmenti di clientela.

Investimenti in IA tra i commercianti

Secondo il Retail Report 2025 di Adyen, solo il 25% dei retailer italiani ha in programma investimenti in IA per potenziare vendite e marketing nei prossimi 12 mesi, mentre appena il 22% punta sull’innovazione di prodotto legata all’intelligenza artificiale. La scelta di investire rimane quindi limitata, con molti negozianti che preferiscono attendere ulteriori sviluppi o adottare un approccio conservativo, frenando così la capacità di sfruttare appieno le potenzialità offerte dall’IA nella personalizzazione dell’offerta e nell’ottimizzazione delle campagne promozionali.

Riprogettazione delle strategie di vendita

Riconsiderare i processi di vendita è diventato fondamentale per i retailer che vogliono competere efficacemente. L’IA permette di ripensare l’acquisizione e la fidelizzazione clienti, facilitando l’ingresso del consumatore in contatto con il brand attraverso molteplici canali, dal digitale al fisico. Tecniche come il cross-selling e le partnership strategiche sfruttano l’analisi dei dati per far emergere nuovi segmenti di pubblico e migliorare la customer experience in modo personalizzato ed efficace.

Approfondendo, molte aziende stanno iniziando a integrare sistemi di intelligenza artificiale capaci di monitorare in tempo reale le preferenze degli utenti, anticipando i loro bisogni e suggerendo offerte tailor-made. Questo approccio multipiattaforma consente di creare percorsi di acquisto fluidi e coerenti, riducendo l’abbandono del carrello e aumentando la fidelizzazione. Ad esempio, un retailer può utilizzare chatbot intelligenti per gestire interazioni immediate, mentre algoritmi analizzano i dati per progettare campagne mirate su misura per ogni tipo di consumatore. La sfida risiede nella capacità di combinare tecnologia e umanizzazione, trasformando l’IA in un vero alleato per costruire relazioni durature.

Il ruolo dell’IA nel marketing e nella fidelizzazione

L’intelligenza artificiale sta trasformando il marketing e la fidelizzazione dei clienti, rendendo possibile un approccio più mirato e personalizzato. Nonostante solo un quarto dei retailer italiani abbia pianificato investimenti significativi in IA per il marketing nei prossimi 12 mesi, si osserva un crescente interesse nell’adattare strategie basate sui dati raccolti dall’IA. Questi strumenti consentono di analizzare in tempo reale le abitudini d’acquisto, individuare segmenti di clientela specifici e anticipare tendenze, aumentando così l’efficacia delle campagne e migliorando la customer experience.

Cross-selling e partnership strategiche

I retailer puntano sempre più su iniziative di cross-selling potenziate dall’intelligenza artificiale, capaci di proporre ai consumatori prodotti complementari o correlati in modo personalizzato. Parallelamente, la costruzione di partnership strategiche diventa fondamentale per ampliare il bacino di utenza e offrire un’offerta variegata e integrata. Queste collaborazioni permettono di raggiungere nuovi pubblici interessati, favorendo la scoperta di brand emergenti e l’aumento delle vendite, soprattutto in un mercato dove più della metà dei consumatori usa l’IA per scovare novità.

Innovazione nei canali d’acquisto

L’innovazione nei canali d’acquisto rappresenta una sfida cruciale per i retailer italiani. L’intelligenza artificiale facilita l’ottimizzazione dell’interazione tra consumatore e vendita su diversi touchpoint, integrando negozi fisici, e-commerce e social media in un sistema fluido e coerente. Ciò permette di valorizzare ogni punto di contatto, rendendo più semplice e immediato il percorso d’acquisto e incrementando la conversione.

Ad esempio, numerosi retailer stanno sperimentando chatbot e assistenti virtuali capaci di guidare il cliente in tempo reale attraverso offerte personalizzate o suggerimenti basati su precedenti acquisti e preferenze. Le piattaforme di e-commerce si arricchiscono di funzionalità di intelligenza artificiale che consentono di anticipare i bisogni, offrendo suggerimenti dinamici e prezzi personalizzati. Anche l’integrazione omnicanale, dove il cliente può iniziare una ricerca online e concludere in negozio (o viceversa), è favorita da sistemi IA, migliorando la fidelizzazione grazie a esperienze d’acquisto più fluide e coinvolgenti. Tutto ciò si traduce in un aumento dell’efficienza operativa e nella capacità di soddisfare consumatori sempre più esigenti e digitalizzati.

La trasformazione digitale nel retail, spinta dall’intelligenza artificiale, non solo perfeziona il targeting e la comunicazione, ma ridefinisce anche il concetto di customer journey, enfatizzando la centralità dell’esperienza utente. Monitorare e integrare dati provenienti da molteplici canali permette ai retailer di creare offerte sempre più personalizzate e tempestive, aumentando la fidelizzazione e trasformando il consumatore in un cliente abituale e coinvolto.

Verso un futuro automatizzato nello shopping

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale segna un cambiamento radicale nelle abitudini di acquisto degli italiani, pronti a sfruttare sempre più algoritmi e sistemi intelligenti. L’adozione crescente, spinta da un aumento del 47% degli utilizzatori rispetto all’anno scorso, suggerisce un futuro in cui lo shopping sarà altamente personalizzato, fluido e interconnesso. L’IA non solo trova nuovi prodotti e brand per il consumatore, ma sta diventando l’elemento chiave che ridefinisce le strategie dei retailer, chiamati a integrare tecnologia e dati per una relazione cliente più dinamica e intuitiva.

L’IA come personal shopper e assistente virtuale

Molti italiani già si affidano all’IA come un personal shopper digitale, che suggerisce capi d’abbigliamento, prodotti alimentari o gadget in base alle loro preferenze e allo storico acquisti. Questi assistenti virtuali, grazie a modelli predittivi sofisticati, riescono a proporre consigli personalizzati, anticipando tendenze e soddisfacendo bisogni altrimenti difficili da individuare. Il risultato è un’esperienza d’acquisto più rapida, piacevole e aderente alle aspettative individuali, specie tra Millennial e Gen Z, protagonisti del cambiamento.

Implicazioni per il settore finanziario

Le banche si stanno attrezzando per sfruttare l’IA nel miglioramento dei propri servizi, rendendo i conti correnti e i sistemi di pagamento più sicuri e personalizzati. L’analisi delle abitudini di spesa e delle preferenze consente di formulare offerte su misura, mentre gli algoritmi avanzati limitano il rischio di frodi, proteggendo consumatori e istituti. Nel Retail Report 2025, infatti, l’IA emerge come alleato fondamentale anche per la finanza, in un mercato in forte evoluzione.

In pratica, le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale consentono alle banche di ottimizzare la gestione del rischio e di affinare la profilazione finanziaria dei clienti. Grazie al monitoraggio costante delle transazioni e all’analisi predittiva, è possibile bloccare in tempo reale tentativi di frode o comportamenti sospetti, aumentando la fiducia dei consumatori. Contestualmente, prodotti finanziari come carte di credito o prestiti vengono personalizzati in base ai modelli di spesa rilevati dall’IA, garantendo una maggiore soddisfazione e fidelizzazione nel lungo termine. Questo doppio vantaggio di sicurezza e personalizzazione rappresenta una leva competitiva decisiva nel nuovo ecosistema dello shopping digitale.

IA e shopping,un italiano su tre la usa per acquistare

Un italiano su tre si avvale dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la propria esperienza d’acquisto, sfruttandola principalmente per trovare ispirazioni, scoprire nuovi prodotti e conoscere brand emergenti. Questa tendenza coinvolge tutte le fasce d’età, con una crescita significativa soprattutto tra i Baby Boomer. Mentre i consumatori adottano con entusiasmo queste tecnologie, i retailer mostrano ancora cautela negli investimenti, pur riconoscendo il potenziale dell’IA per migliorare marketing e fidelizzazione. L’IA si conferma così protagonista di una rivoluzione che sta trasformando profondamente modalità e dinamiche degli acquisti in Italia.

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